Salute, benessere, cosmesi

Qual è lo scanner intraorale migliore? Guida all'acquisto


Nella pratica clinica della quotidianità di uno studio odontoiatrico, gli scanner intraorali stanno conquistando un ruolo sempre più importante. In un contesto in cui non ci si può permettere spese avventate, un investimento significativo come quello che si rende necessario per l'acquisto di uno scanner merita di essere ponderato con la massima attenzione e con altrettanta cura: sbagliare prodotto vorrebbe dire sprecare soldi. 

Scanner intraorali a confronto

Per uno scanner intraorale, la caratteristica più importante è rappresentata dall'accuratezza che viene garantita nella rilevazione del traguardo, vale a dire il bordo di chiusura. Uno studio di Andreas Thor, Ingela Nystroem, Pontus Olsson e Robert Nedelcu ha voluto mettere a confronto diversi scanner, al fine di evidenziarne pregi e difetti. Per tale ricerca si è scelto di fare riferimento a un modello con denti sfilabili che è stato realizzato da Colombia Dentoform Corp. La linea di chiusura era in prevalenza sovragengivale con due aree sottogengivali specifiche, mentre un elemento dell'arcata superiore è stato preparato per una corona cementata. In più, uno strato sottile di biossido di titanio è stato applicato sul modello per equilibrare la sua lieve traslucenza. A quel punto esso è stato scansionato tramite uno scanner industriale ad altissima previsione: la scansione che è stata ottenuta è stata esportata in STL

Il test

Il test ha messo a confronto sette scanner intraorali provenienti da sei produttori differenti: Trios di Trios, Planscan di Plan, Carestream CS3500 di CS3500, Omnicam di Omni, 3M True Definition di 3M, Dentalwings intraorale Scanner di DWIO e Carestream CS3600 di CS3600. Per ciascuno degli scanner intraorali che sono stati presi in considerazione si è deciso di eseguire dieci scansioni, ma solo l'ultima è stata scelta per la topografia e per la tassellatura, una volta che è stata valutata la stabilità del metodo di acquisizione. Le condizioni di luceerano sempre le stesse, così come era predefinito l'angolo di visione occlusale per l'acquisizione delle istantanee. Per evitare il rischio che i denti sfilabili si muovessero, una sola impronta in Impregum ha rappresentato il riferimento colato e scansionato per la produzione del modello 3D.

I risultati

L'analisi dei risultati ha permesso di scoprire, tra l'altro, che la mesh di 3M e DWIO era caratterizzata da un livello di uniformità più elevato nella tassellatura prossima alla posizione della linea di chisura. Per altri sistemi, invece, la situazione era diversa, in quanto la risoluzione veniva aumentata in zone con ondulazioni per garantire una migliore rappresentazione delle transizioni: ciò era possibile in virtù delle variazioni delle dimensioni dei triangoli. PLAN è stato lo scanner che non si conformava, non solo in rapporto alle deviazioni totali, ma anche e soprattutto in riferimento all'area della linea di chiusura. Trios e CS3600 sono stati i sistemi che hanno garantito la precisione complessiva più elevata in funzione della distribuzione delle deviazioni e della deviazione del colore.

Sia in Trios che in 3M, per altro, sono stati rilevati dei disturbi topografici emersi attraverso l'analisi delle immagini: disturbi che non sono comparsi in altri sistemi. In più, sono state notate differenze anche per la levigatezza della linea di finitura che è stata esaminata attraverso il confronto del bordo della preparazione. Il livello di scorrevolezza più elevato è stato fatto registrare da Trios; un livello di frastagliatura più significativo, invece, è stato riscontrato in quei sistemi caratterizzati da una risoluzione più bassa. PLAN, infine, si è contraddistinto per una modesta nitidezza cromatica della linea di chiusura. 


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