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Isola d’Elba: non solo spiagge


Chi si è recato all’Isola d’Elba una sola volta è rimasto “frastornato” dalle tante bellezze che questo territorio è in grado di offrire ai visitatori. Una volta sbarcati dai vostri traghetti Elba, vi si apre dinnanzi una terra fatta di bellezze naturali e paesaggistiche uniche, di tesori artistici e culturali, retaggio di un glorioso passato, e di un folklore che negli anni si è mantenuto più vivo che mai. In verità a bene guardare l’isola d’Elba è molto di più, soprattutto se si estende la visita alle zone dell’entroterra che, solitamente, vengono trascurate. Partendo dalle zone costiere e dirigendovi verso quelle interne avrete l’occasione di scoprire tesori per lo più sconosciuti; potete imboccare il sentiero che porta alla Valle di Patresi, dove ad attendervi c’è un paesaggio prettamente appenninico fatto di boschi di castagni e lecceti. Di qui potete proseguire verso il Monte Capanne, uno scoglio di circa 223 chilometri quadrati che riesce a raggiungere un’altezza di più di mille metri, raggiungibile solo in cabinovia o con una bella passeggiata se avete voglia di camminare. Molto interessante è anche il sentiero lungo il promontorio di Calamita dove sarete conquistati dal profumo intenso e inebriante delle piante di ginestre, rosmarino e cisti, oltre che dalla bellezza delle eriche in fiore che soprattutto nel periodo di impollinazione rilasciano un magnifico profumo. Ovviamente oltre alla natura l’Elba è ricchissima anche di bellezze artistiche e monumentali. Veri e propri gioielli sono i piccoli borghi sparpagliati sul suo territorio, ognuno dei quali contraddistinto da proprie specifiche peculiarità. Sicuramente da non perdere è il magnifico centro storico di Portoferraio, probabilmente il primo comune che visiterete una volta approdati all’Elba, così come i borghi collinari di Marciana e Rio nell’Elba, la cui caratteristica è quella di avere le case costruite a gradoni. Da visitare anche la bella Capoliveri, con la sua caratteristica struttura a lisca di pesce, così come i borghi marittimi di Marina di Campo e di Rio Marina, il cui centro storico si sviluppa tutt’intorno alle torri di guardia. Un’altra caratteristica peculiare dell’Elba è quella di avere un patrimonio culturale caratterizzato da un mix di culture differenti, retaggio di molte colonizzazioni che si sono susseguite nel corso dei secoli. Molto evidenti sono i segni del passaggio dei Greci, che ribattezzarono l’Elba Aethalia, ovvero la fuligginosa a causa dei fumi dei forni fusori che la contraddistinguevano, così come quelli degli Etruschi e dei Romani, questi ultimi autori di un notevole sviluppo dell’isola che divenne la base privilegiata per la produzione di armi data la ricchezza di ferro., ma anche un fiorente centro culturale visto che i Romani procedettero alla costruzione di opere magnifiche molte delle quali ancora oggi visibili. Il fascino e l’importanza dell’Elba crebbe anche nei secoli successivi, sino a fare dell’isola, tra il 17esimo e il 18esimo secolo, un centro importante al pari di potenze europee come la Spagna e la Francia.


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