Un’isola felice nel mare degli acquisti firmati

Il “baratto” (storico antenato del “Cambio merce”) rappresenta la più antica forma di commercio dell’umanità.

Cominciò forse nel Periodo Glaciale quando, anche dalle nostre parti, allora freddissime, un cacciatore di mammuth volle scambiare una zanna con una pelle di orso e qualche punta di freccia in ossidiana. Da allora molte cose sono cambiate in Europa, comprese le temperature rigide, sostituite da caldi africani e siccità spaventose.

Quello che non è cambiato è l’attitudine umana verso questa forma di commercio, un modo ingegnoso per sfruttare meglio le proprie risorse. Oggi consente infatti di evitare di chiedere costosi prestiti in denaro alle banche (con tassi d’interesse elevati), per acquistare spazi pubblicitari: in cambio un’Azienda mette a disposizione - in pratica - i suoi stessi prodotti, come forma di pagamento.

Questa scelta ha trovato successo - soprattutto e non a caso - presso acquirenti/dipendenti di grandi Concessionarie di pubblicità, sicuramente più “sensibili” di quelli di altre società ai grandi Brand. Un mondo, quello della Pubblicità, in cui l’attenzione per i prodotti firmati è senz’altro elevatissimo: del resto sono proprio le “grandi firme” a investire di più in comunicazione.

Ma non solo di questo si tratta. Diciamo che l’offerta e la pianificazione di spazi sui media (cartacei, radio, tv o web) è in fondo una delle basi migliori per diffondere la conoscenza di prodotti di qualità: non c’è quindi da stupirsi se da quell’ambito arrivano le soddisfazioni e le adesioni più “convinte” a quel tipo di promozione, che consente proprio a chi è legato alle Concessionarie di realizzare gli “affari” migliori.

Stiamo parlando di sconti reali su prodotti di alta qualità nell’ordine medio del 50%, rispetto alle cifre richieste per acquistarli in negozi al dettaglio o nei grandi magazzini e sono praticabile esclusivamente negli shopping club da cambio merce pubblicitario.